COS’E’ LA PSICOTERAPIA?
La psicoterapia (etimologicamente “cura dell’anima”) è innanzitutto un percorso conoscitivo, di analisi e sviluppo delle proprie risorse personali, che consente di ampliare la conoscenza di sé e delle proprie modalità di
comportarsi e relazionarsi. Si tratta di una modalità di
lavoro cooperativo in cui il paziente, esperto della
propria storia ed il terapeuta esperto nei metodi psicologici e conoscitore dei processi mentali, lavorano
insieme al fine di raggiungere alcuni obiettivi
condivisi:
- Acquisire una maggiore consapevolezza del proprio “modo di funzionare”, cioè di agire e di reagire
- Modificare alcune modalità di comportamento o pensiero disfunzionali, che la persona mette in atto nei diversi contesti della propria vita, che procurano sofferenza e ostacolano il raggiungimento dei propri obiettivi
- Curare disturbi di diverso tipo (disturbo d’ansia, depressione, disturbi alimentare, ecc...).
IL MODELLO COGNITIVO COMPORTAMENTALE A INDIRIZZO COSTRUTTIVISTA
La Psicoterapia Cognitiva è una forma di intervento
psicologico che negli ultimi anni si è imposta come una
delle metodologie più valide per il trattamento delle
problematiche psicologiche.
L’approccio cognitivo-costruttivista si focalizza
principalmente sugli aspetti della conoscenza personale,
cioè sulle modalità con cui ogni individuo rappresenta il mondo e ricorda le esperienze della propria vita, sia del passato remoto che di quello più recente.
Gli elementi della conoscenza personale importanti per la
psicopatologia vanno a configurare lo stile cognitivo-affettivo e lo stile cognitivo-interpersonale. Tali modalità si strutturano nel contesto di relazione con le figure affettivamente significative (in particolare la figura di attaccamento) e diventano una caratteristica stabile della personalità.
Il lavoro terapeutico con l’adulto sarà basato
sull’utilizzo di strumenti e tecniche cognitivo-
comportamentali orientate direttamente sul sintomo e
d’altra parte, sull’analisi delle modalità con le quali
ogni individuo dà significato agli eventi di vita, volto
ad aumentare la consapevolezza della persona sui propri
meccanismi e schemi.
Il lavoro terapeutico con il bambino terrà conto anche
della famiglia, per aiutare i genitori a dare un
significato al sintomo coerentemente con la relazione di attaccamento presente all’interno del loro sistema familiare. Il setting di lavoro in questo caso diventerà più variabile a seconda delle esigenze: momenti di osservazione del nucleo familiare (fase iniziale), incontri individuali con il bambino, incontri con i genitori, momenti di osservazione della relazione madre-bambino, parent training. In alcuni casi saranno previsti anche colloqui con gli insegnanti, previo consenso genitoriale.